“Schiume”, l’opera di Alessandro Biggio esposta fino al 31 gennaio alla Fondazione di Sardegna

14 dicembre 2023
“Schiume”, l’opera di Alessandro Biggio esposta fino al 31 gennaio alla Fondazione di Sardegna

“Schiume”, l’opera di Alessandro Biggio esposta fino al 31 gennaio alla Fondazione di Sardegna

14 dicembre 2023

Sarà esposta fino al 31 gennaio 2024, nella sede di Cagliari della Fondazione di Sardegna, l’opera “Schiume” (2021) di Alessandro Biggio: uno dei lavori più recenti dell’artista. In quest’opera, Biggio ricorre a un materiale per lui insolito: il poliuretano espanso. Erogato con un getto su vasche d’acqua, il poliuretano, soggetto a imprevedibili fluttuazioni, si trasforma a contatto con l’aria, sino a solidificarsi. Nonostante la loro composizione artificiale, le "Schiume" rimandano - nell’aspetto e nella conformazione - al mondo organico naturale.   

L’esposizione è stata aperta al pubblico il 14 dicembre, in occasione della presentazione del volume "Alessandro Biggio", promosso nell'ambito del programma ARS - Arte Condivisa in Sardegna ed edito da DISTANZ.  Alla serata hanno partecipato Marianna Orrù, componente del CdA della Fondazione di Sardegna e Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC di Bergamo.  

Il libro "Alessandro Biggio" segna un importante momento di analisi e approfondimento del lavoro di uno degli artisti più interessanti che operano in Sardegna. La monografia indaga l’opera dell’artista nell’arco temporale che va dal 2013 ad oggi, attraverso una ricca documentazione fotografica, tre saggi inediti di Heike Eipeldauer, Lorenzo Giusti, David Komary, Marta Papini e la prefazione di Giacomo Spissu. Ampio risalto è dato al contesto di origine, la Sardegna e in particolare Calasetta, anche attraverso una serie di fotografie in bianco e nero realizzate da Michael Höpfner.   

L’artista.  

Alessandro Biggio (1974), vive e lavora tra Cagliari e Calasetta.  

Tra le principali mostre si segnalano: 2022, ‘Appunti per una archeologia del futuro’, a cura di Alessandra Troncone per Fondazione La Quadriennale di Roma, Palazzo Braschi, Roma; 2021, ‘Nulla è perduto’, a cura di Anna Daneri e Lorenzo Giusti, Gamec, Bergamo; ‘3,5 milioni di anni’, Cler, Milano; 2020, ‘Time Signatures’ (con Lucia Simon Medina), Galerie Stadtpark, Krems, a cura di David Komary; 2018, ‘Sénne’, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Cagliari, a cura di Paola Mura; 2013, ‘Braccia #2’, Museo Marino Marini, Firenze; ‘Braccia #1’, Museo MAN, Nuoro. Nel 2020 è tra gli assegnatari del Pollock-Krasner Foundation Grant (NY). Nel 2017 è stato artist in residence presso AIR-Krems (AT).

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