“Confini”, ad Alghero la terza edizione di Conteporanea

27 settembre 2024
“Confini”, ad Alghero la terza edizione di Conteporanea

“Confini”, ad Alghero la terza edizione di Conteporanea

27 settembre 2024
La piattaforma AR/S – Arte Condivisa della Fondazione di Sardegna presenta la terza edizione di Contemporanea: tre giorni di workshop e talk con alcuni dei protagonisti del mondo dell’arte italiana e internazionale. La manifestazione, organizzata con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero, sarà ospitata nello spazio di Lo Quarter da venerdì 27 a domenica 29 settembre.
 
Contemporanea, curata da Giuliana Altea e Antonella Camarda, ha l’obiettivo di offrire opportunità di specializzazione e confronto alle future generazioni di artisti, curatori e professionisti delle arti visive, selezionati attraverso una call internazionale.
 
Tra i vincitori della call, si distinguono artisti come Simone Capula, Eleonora Desole e Alice Jankovic, che si occupano rispettivamente di pittura, scultura e fotografia. Valentina Coppola e Moreno Hebling si concentrano sulla curatela e l'arte concettuale, mentre Ningyuan Zheng è un videoartista. Giampaolo Parrilla, Marco Loi e Fiorella Rosaria Fiore completano la rosa con opere che spaziano dal design alla critica d’arte.
 
Il tema della terza edizione di Contemporanea è Confini.
L’idea di confine rimanda sia ai limiti fisici e geografici, della frontiera e del muro, sia a quelli delle barriere immateriali che dividono idee, punti di vista e posizioni ideologiche.
 
“Contemporanea, giunta alla sua terza edizione, rappresenta non solo un momento di confronto tra artisti e professionisti delle arti visive, ma anche un’occasione per riflettere sui confini, fisici e ideologici, che attraversano il nostro tempo – ha dichiarato Giacomo Spissu, Presidente della Fondazione di Sardegna -. In un mondo dove le barriere si moltiplicano e le crisi si intensificano, l'arte rappresenta uno strumento essenziale per riflettere, sfidare e, talvolta, superare quei confini. Con questa iniziativa, La Fondazione di Sardegna rinnova il proprio impegno nel sostenere il pensiero critico e la creazione artistica come strumenti essenziali per favorire la comprensione e la trasformazione della realtà”.
 
Il confine come zona permeabile, quindi sensibile e potenzialmente aperta al conflitto, è un tema in perenne ridefinizione che dagli anni Sessanta abita l’arte contemporanea, incarnandosi in una molteplicità di pratiche.
 
“Siamo lieti di ospitare la terza edizione di Contemporanea e dare spazio a un evento di tale spessore nella nostra città. Quello dei “Confini”, soprattutto nella declinazione impressa dalla manifestazione, è un tema delicato quanto affascinante che, sono certo, possa essere d’ispirazione ai più – ha affermato Raimondo Cacciotto, Sindaco di Alghero -. In questo senso, seppur con modalità espressive differenti, non posso che constatare una piacevole affinità con il nostro modo di fare e intendere la politica: attenta, inclusiva, solidale e determinata a superare le divisioni per il bene della collettività. Ben vengano perciò iniziative come Contemporanea che, attraverso il linguaggio universale dell’arte e della creatività, si fanno promotrici attive di positività, condivisione e buone pratiche”.
 
Un esempio, tra i più estremi in questo senso, è l’iniziativa di presentare come opera di Land Art gli otto prototipi del muro destinato a marcare il confine tra Messico e California, che rende l’idea di come oggi nell’idea di confine si incontrino e collidano numerose istanze sociali, politiche ed estetiche. La battaglia sui confini si combatte su più fronti: dagli artisti che riflettono e prendono posizione sugli effetti delle crisi politiche e umanitarie, a quanti esplorano il corpo come spazio politico, fino a coloro che intendono i confini come limiti tra i media e le discipline artistiche da attraversare e riattraversare continuamente.
 
“Confini, il tema della terza edizione di Contemporanea, ci presenta alla riflessione una sorta di ossimoro concettuale, poiché l'arte, in particolare l'arte visiva che non ha bisogno di traduzioni come le opere letterarie, è per antonomasia senza confini, supera le frontiere per essere fruita e ammirata. Compresa nella sua complessità – ha spiegato Neria De Giovanni, Presidente Fondazione Alghero -. La Fondazione Alghero investe con convinzione nell'estro e nella genialità dei giovani arti
sti ed in linea con le numerose iniziative in corso di realizzazione negli Atelier, nel cuore di Alghero, promuove nuove opportunità di confronto e dibattito, nel tentativo di guardare oltre i "confini", proprio come la creatività che ha le ali dell'arte per essere libera e superare ogni barriera”.
 
Gli ospiti di quest’anno sono Massimo Bartolini (artista del Padiglione Italia alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia), Monica Bonvicini (artista), Luca Cerizza (curatore del Padiglione Italia alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia), Hannah Gruy (curatrice e direttrice della galleria White Cube di Londra) Andrea Lissoni (direttore dell’Haus der Kunst di Monaco), Alessandra Troncone (storica dell’arte e co-curatrice della 18a edizione della Quadriennale d’arte di Roma), Ilaria Turba (artista), Elena Zanichelli (storica dell’arte, Universität Bremen) e Giulia Zompa (critica e storica dell’arte, PhD presso l’Università Statale di Milano).
L'evento si concluderà domenica 29 settembre con un dialogo pubblico guidato da Andrea Lissoni, in cui si rifletterà sulle diverse accezioni del concetto di confine
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