The Photo Solstice#6, il 21 e 22 giugno Cagliari ospita le giornate della fotografia
21 giugno 2024
Venerdì 21 e sabato 22 giugno torna The Photo Solstice, il progetto della piattaforma AR/S – Arte Condivisa della Fondazione di Sardegna a cura di Marco Delogu, che attraverso un programma multidisciplinare di talk, mostre, lecture, eventi aperti al pubblico, e un workshop curato da Lina Pallotta rivolto a 10 fotografe e fotografi selezionati con una open call, si apre a nuovi sguardi e linguaggi partendo dalla fotografia.
Inaugurato nel 2018 nel Parco Nazionale dell’Asinara, The Photo Solstice è giunto alla sua sesta edizione e, dopo un biennio a Gavoi nel cuore della Barbagia, si terrà per il secondo anno consecutivo a Cagliari nella sede della Fondazione di Sardegna.
“The Photo Solstice rappresenta uno degli eventi che sottolinea il nostro impegno nella promozione della cultura e dell’arte visiva. L’incontro e il dialogo tra artisti di fama internazionale, giovani fotografi e il pubblico di appassionati, creano un terreno fertile di scambio e di crescita – ha dichiarato Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna -. Attraverso questa iniziativa, la Fondazione di Sardegna ribadisce la sua missione di supportare la creatività e l’innovazione artistica, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio culturale della nostra isola. Con questo programma, giunto ormai alla sesta edizione, la fotografia viene valorizzata non solo come forma d’arte, ma anche come strumento di riflessione e cambiamento sociale”.
Il tema degli incontri pubblici e dei talk di quest’anno è What’s Next – Progetti per il futuro. In dialogo con il curatore e fotografo Marco Delogu, presidente dell’Azienda Palaexpo Roma - uno dei più importanti organizzatori di Arte e Cultura in Italia che gestisce Palazzo delle Esposizioni, MACRO, Mattatoio e Museo delle periferie - di cui racconterà la prossima stagione espositiva, una prestigiosa rosa di ospiti con alcune delle più importanti figure del panorama della fotografia e dell’arte internazionale, che condivideranno esperienze, visioni e progetti a partire dal loro percorso accademico e lavorativo legato ad autorevoli istituzioni culturali italiane e internazionali.
Chiara Bertola, critica e curatrice, direttrice della GAM – Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Torino, presenterà la mostra EXPANDED – I Paesaggi dell’arte, realizzata in occasione del festival internazionale EXPOSED. Torino Foto Festival, e illustrerà il programma di mostre e progetti previsti dal prossimo ottobre alla GAM; Cristiana Collu, storica dell’arte, curatrice, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea dal 2015 al 2023, già direttrice del Mart di Trento e Rovereto e del MAN di Nuoro, con una piccola conversazione sullo sguardo dell’(in)differenza, l’(in)differenza dello sguardo, su puntualità e durata, adesione e somiglianza, distanza e distacco; Laurie Hurwitz, corrispondente di numerose riviste internazionali di arte e architettura e senior curator presso la MEP - Maison Européenne de la Photographie di Parigi che nel 2025 inaugurerà una mostra su Bernard Plossu, uno dei più importanti fotografi francesi contemporanei, viaggiatore e narratore di paesaggi e storie, dedicata alle isole italiane; Martina Mazzotta, storica dell’arte e curatrice, corrispondente dal Regno Unito per il Sole 24 Ore/Domenica e associate fellow al Warburg Institute, di cui curerà la prima mostra aperta al pubblico nella nuova Galleria del prestigioso istituto londinese, dedicata al Bilderatlas Mnemosyne di Aby Warburg; e Stefano Velotti, professore ordinario di Estetica alll’Università La Sapienza di Roma, che, partendo dal suo ultimo libro Dialettica del controllo (Castelvecchi, 2017), parlerà di come il clima del mondo di oggi sembri essere caratterizzato da una disarmonia tra il controllo e il non controllo, e di come questi due poli possano essere esplorati attraverso l'arte.
Il programma della sesta edizione di The Photo Solstice include anche l’inaugurazione della mostra Traces di George Georgiou e Vanessa Winship, dedicata alla costa occidentale e alle aree interne della Sardegna, che si terrà a Cagliari nella sede della Fondazione di Sardegna dal 21 giugno al 30 settembre 2024.
Dalla fine degli anni Novanta, il duo Georgiou – Winship lavora congiuntamente a progetti a lungo termine su ritratti, paesaggi, reportage e fotografia documentaria, nell'Europa orientale e negli Stati Uniti. Il progetto Traces è l’esito di un’esperienza di residenza e produzione fotografica sul territorio sardo, promossa dalla Fondazione di Sardegna e che rientra nel programma di AR/S - Arte Condivisa “Commissione Sardegna”, che negli anni ha portato sull’isola i fotografi Marco Delogu, Guy Tillim, Pino Musi, Paolo Ventura, Tim Davis e Olivo Barbieri, sostenendone la ricerca e producendo le opere.
La sera di sabato 22 giugno, negli spazi del Centro Comunale d'Arte e Cultura EXMA, è previsto uno speciale evento di chiusura della sesta edizione di The Photo Solstice, dedicato all’artista visivo, regista e saggista canadese Jon Rafman che si occupa di culture e sottoculture digitali, rivelando desideri, ossessioni e feticismi scaturiti dall’utilizzo dei dispositivi tecnologici. Per la prima volta in Sardegna, l’artista racconterà il suo percorso attraverso la proiezione di una selezione di opere che, servendosi di linguaggi e supporti diversi, dalla fotografia al video, dalla scultura all’installazione, indagano la fusione sempre più indistinta tra la realtà e la sua simulazione virtuale nella società contemporanea.
A seguire Climax, rassegna di Radio X, curata da Antonio Benoni, che ripercorre attraverso un mix la ricerca dei samples e delle librerie musicali Hip hop del presente e del passato.
Come ogni anno, parallelamente agli eventi pubblici, The Photo Solstice promuove un workshop di produzione fotografica rivolto a 10 fotografe e fotografi selezionati tramite open call, avranno modo di condividere quattro giornate di studio, ricerca, produzione e confronto con Lina Pallotta, fotografa documentarista che nel corso della sua esperienza ha rivolto il suo verso soggetti marginali, quelli irrilevanti e trasparenti per la società e i media, in particolare la sua indagine si concentra su esperienze trans, donne lavoratrici, poete e poeti, artiste e artisti underground, persone sfruttate e marginalizzate.